Cari amici del GNP si sta per aprire la stagione delle escursioni 2020 e con esse il sempre spiacevole problema delle Zecche.
Essere informati ci aiuta ad evitare, nel limite del possibile, spiacevoli incontri ma soprattutto spiacevoli conseguenze.
Ciò premesso vediamo di rammentarci cosa sono le zecche, cosa possono portare e come ci si può difendere.
Le zecche sono acari, che per il loro sviluppo hanno bisogno di nutrirsi di sangue, che si procurano parassitando numerosi animali selvatici e domestici e occasionalmente l’uomo.
Per non farci trovare impreparati abbiamo pensato di inserire nel sito il seguente vademecum.
Gli acari trovano il loro habitat ideale nelle zone boschive miste, umide, ricche di cespugli e di sottobosco e radure con erba alta. Sono più abbondanti ad altitudini inferiori ai 1000 metri.
La zecca ampiamente più diffusa in Italia è l’Ixodes ricinus, che funge da vettore e da serbatoio per numerose malattie tra cui la borreliosi di Lyme, l’encefalite da morso di zecca (TBE), l’herlichiosi –anaplasmosi, la babebiosi.
Le prime due malattie hanno fatto registrare un notevole incremento negli ultimi anni, in ragione delle mutate condizioni climatiche e della maggiore attenzione nel diagnosticarle.
La borreliosi di Lyme e la TBE trovano un’ampia diffusione nel nord-est dell’Italia ed in particolar modo nell’area bellunese, dove si registrano, negli ultimi dieci anni circa 700 casi di borreliosi e il 40% dei casi nazionali di TBE. Per questo motivo la Regione Veneta ha individuato nell’Ospedale S.Martino di Belluno il centro di riferimento per le patologie trasmesse da zecche.
E’ importante sottolineare che il fenomeno è largamente sottostimato in considerazione della sproporzione esistente tra l’ampia diffusione delle zecche sul territorio nazionale e la relativa scarsità di notifiche delle malattie.
La Società Italiana delle Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), sta dando molto risalto a queste patologie emergenti al fine di favorirne le diagnosi.
La malattia più diffusa è la borreliosi, trasmessa dal morso di zecca, endemica nelle aree boschive del Nord-Est.
La manifestazione clinica più frequente è l’eritema migrante (un’eruzione cutanea di forma anulare che si estende progressivamente). Il germe, inoculato col morso, in assenza di terapia, può diffondere attraverso il sistema linfatico o ematico in altri organi o tessuti.
Le manifestazioni extracutanee più frequenti sono quelle a carico del sistema nervoso con meningiti, encefaliti, neuropatie periferiche e quelle a carico delle articolazioni con la classica artrite di Lyme.
Altre localizzazioni più rare si possono registrare a livello del cardiaco e oculare.
L’altra patologia di rilievo è rappresentata dalla TBE, di cui si registra un crescente aumento. La malattia decorre, il più delle volte, in maniera asintomatica, ma quando si manifesta è caratterizzata da un andamento febbrile bi-fasico: inizialmente compare iperpiressia associata a cefalea e altri sintomi simil-influenzali, successivamente, dopo un periodo variabile di circa 10 giorni in cui si riacquista un relativo benessere, ricompare la febbre associata a interessamento del sistema nervoso con encefalite, meningite, paralisi. La mortalità è del 2%.
Per la prevenzione della TBE è disponibile un vaccino che conferisce un’elevata immunizzazione crociata anche verso sottotipi non inclusi nel vaccino. Il vaccino e costituito da virus TBE interi purificati e inattivati (ceppo Neudorfl). Il ciclo vaccinale di base e costituito da tre dosi da somministrare per via intramuscolare, ad un
intervallo di 1-3 mesi tra le prime due dosi e di 9-12 mesi tra la seconda e la
terza. La protezione conferita dal ciclo vaccinale di base e di circa tre anni.
Sono previsti successivi richiami ogni 3-5 anni.
Il prodotto in commercio e disponibile nella formulazione pediatrica, per i
bambini di età compresa tra 1 e 15 anni e nella formulazione adulti indicata a
partire dai 16 anni di età.
La Regione Veneto, ha stabilito, a partire dal 24/05/2019 la gratuità della vaccinazione anti TBE ai residenti dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti mentre ai restanti residenti del Veneto la vaccinazione è offerta alla tariffa agevolata di € 25 per ogni dose.
Nella nostra ULSS 2, la vaccinazione contro la TBE viene eseguita previo
appuntamento al n. telefonico 0438/664386 (dal lunedi al giovedi dalle ore 11:30 alle ore 13.00) o per e.mail all’indirizzo: ufficioigiene.pievedisoligo@aulss2.veneto.it segnalando il nome e cognome della o delle persone che lo richiedono con il rispettivo luogo e data di nascita.
Il ciclo si compone di tre dosi (da completarsi nell’arco di circa 9 mesi) ed il costo del vaccino a singola dose, sia per adulti che per i bambini, è di 25 euro. Il pagamento lo si può effettuare il giorno stesso presso la sede del distretto in Pieve di Soligo, Via Lubin 16 (ex ospedale/sede ULSS).
Vi consigliamo infine di visionare su You Tube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=Nj0NJFcNPJg&feature=youtu.be
l’interessantissimo video sull’argomento.
Buona visione.
Vito Bissoni
Ringrazio Piero Fornsier per lo studio e gli approfondimenti dedicati alla realizzazione dell’articolo messo a disposizione di tutti per la prevenzione delle malattie trasmesse da zecche. vb