FORCELLA LONGERIN (m. 2044) – Crode dei Longerin – RINVIATA

Per cause di forza maggiore l’escursione sotto descritta è rinviata ad altra data; per la giornata di domenica 26 luglio 2020 si realizzerà, in alternativa, la camminata sulle “Vette Feltrine – Casera Erera” meglio descritta nell’evento realizzato in invernale il 10/11/2019 –  vedi link: 

Vette Feltrine – Piani Eterni – casera Erera

Andiamo a scoprire un angolo dimenticato del Comelico: le Crode dei Longerin, piccolo gruppo dolomitico ardito e solitario, situato a cavallo fra Popèra a occidente e la lunga dorsale della Cresta Carnica, sulla quale passa il confine di Stato, a settentrione.

Dalla loc. Pra Marino in Val Visdende (m. 1288) con il sentiero “Frassatti” prima e poi per carrareccia, ci portiamo  a forcella Zovo (m. 1606) nei pressi del rifugio omonimo.

Ora seguendo il sv. Cai 169, ci inoltriamo nel bosco tagliando pressoché in quota la propaggine est del m. S. Daniele. Il percorso, con qualche tratto dirupato ed esposto, non ci impedisce di ammirare la spettacolare Val Visdende con i suoi boschi e le verdeggianti radure. Svetta su questo meraviglioso palcoscenico l’imponente  e piramidale Peralba nonché il selvaggio Rinaldo con le sue torri e campanili.

A q. 1618 c. il sentiero scarta decisamente a sinistra, ora più ripido e sassoso, punta ad una spettacolare cascata e raggiunge il bordo meridionale dell’altipiano (m. 1700 c.). Iniziano qui gli estesi prati della Val Vissada tra il m. S. Daniele e il m. Schiaron, mentre il nostro sguardo è sbarrato a nord dal catino detritico delle Crode dei Longerin.

Il nostro percorso, ora su comoda traccia, supera il rio Vissada e, poco lontano, sulla prateria scorgiamo un monumento eretto a ricordo di una compagnia  di soldati e guardie di finanza travolti da una valanga (25 febbraio 1916, 21 deceduti, vittime dell a“la morte bianca”) durante la prima guerra mondiale: merita una doverosa visita.

Ora con una pendenza accentuata e con alcune ampie svolte, puntiamo alla cresta ovest del m. Schiaron e accompagnati da numerosi resti di camminamenti e postazioni militari risalenti al conflitto 1915-1918, raggiungiamo un’ampia sella  e la forcella Longerin (m. 2044).

Dopo la doverosa sosta, affrontiamo la via del rientro seguendo ancora il sv. 169 che ci porta a scendere in Val di Londo che percorriamo interamente e, trascurata la deviazione a sinistra per la Val Dignas (bivio Ciadon m. 1436 c.), percorriamo la rotabile e rientriamo a Pra Marino.

Cartografia: carta TABACCO 01