Tra natura e storia ….. MONTEREALE e la FORRA del CELLINA – Prealpi Friulane

Dalla ex centrale idroelettrica “Antonio Pitter” di Malnisio di Montereale Valcellina (m. 290), in funzione dal 1906 al 1988 e ora sede espositiva e museale, seguiamo un percorso tematico lungo le vecchie strutture di contenimento idrico fino ad incrociare il sentiero Cai 987.

Proseguiamo lungamente lungo questo segnavia fino a q. 510 c. dove ci innestiamo su uno dei sentieri locali contrassegnati dai colori giallo/blu che ci conduce all’osservatorio astronomico di Montereale (m. 670 c.) in Val de la Roja – loc. Sucul de la Volp – (cucuzzolo della volpe).

Proseguiamo per la  casera Val de la Roja e la Foiba della Vals Corona dove incrociamo il sentiero Cai 996 che, in direzione est, percorre lungamente il crinale della selvaggia forra della Valcellina contrassegnata da rocce bianche e cristallina acqua verde azzurra. Raggiungiamo così  il Pozzo Cossettini (m.  600 c.) antica riserva d’acqua della zona e, proseguendo, si percorre lo stretto diaframma che unisce il monte Spia alla collina del castello. Il sentiero, restando sulla cresta, si dirige verso i resti di questa fortificazione (m.494) la cui storia è sintetizzabile nell’atto di costruzione (è citata la data del 1203 – Castrum Montis Regalis – ), nelle turbolente fasi di assedi e spogliazioni e nella definitiva decadenza avvenuta a seguito dei terremoti del 1511 e 1575.

Dal castello il sentiero scende repentino a valle per tornare verso l’abitato di Montereale dove completiamo l’escursione, ma prima di rientrare ci avviciniamo alla chiesa di S. Rocco, presso il cimitero. L’edificio risale all’XI° sec. ma fu restaurato nel XV° e XVI° sec. e anticamente era intitolato a S. Maria Assunta dove, all’interno, è possibile osservare un notevole ciclo di affreschi dovuto alla mano del Calderari (1560).

Cartografia: carta TABACCO 012 – 028

SCHEDA INFORMATIVA