MALGHE DELLA VAL DEL BIOIS – Dolomiti Agordine – Cime d’Auta

Con i nostri mezzi, dopo aver deviato dalla strada per Falcade raggiungiamo la borgata di Valt (m. 1302). Dopo aver parcheggiato, su sentiero costeggiando il torrente Gaon, raggiungiamo il ponte delle Barezze (m. 1415 c.) dove sostiamo per ammirare la suggestiva cascata. Attraversato il ponte, poco dopo ad un bivio (Col de le Barezze m. 1451), trascuriamo il segnavia 631 diretto alla malga Bosch Brusà per inoltrarci a sinistra lungo il sentiero che attraversa la Mandra dei Caviole. Di tanto in tanto il bosco dirada e ci permette di ammirare oltre al borgo di Sappade, i colossi dolomitici quali l’Agner, il Pelmo e già, sopra di noi, le Cime d’Auta. Raggiungiamo così la sterrata contrassegnata dal segnavia 691, che risaliamo e ci portiamo in breve alla malga ai Lach (m. 1815). La malga sorge in una posizione panoramica dove lo sguardo si posa sulle aguzze cime del Focobon, sul monte Mulaz a sud, mentre a nord emergono in tutta la loro maestosità le Cime d’Auta. Il sentiero ora riprende a monte della malga fino a raggiungere il costone del Col dei Giai (m. 1988) dove saliremo ripidamente, con il segnavia 690, un avancorpo per poi, dopo breve discesa, raggiungere la panoramica sommità del Col dei Giai (m. 2171). Qui non possiamo non soffermarci sulle già citate cime (alle quali si aggiunge ora la “parete delle pareti” del Civetta) che si stagliano ancora più prepotentemente e sui verdeggianti prati a ridosso del Passo di San Pellegrino con i Casoni di Valfredda, sovrastati dalle splendide creste di Costabella. Adesso in discesa, andiamo ad incrociare il segnavia 631 proveniente dalla Val di Forca e, accompagnati per un tratto dai dirupati e contorti risalti del Sass de la Palaza, raggiungiamo la malga Bosch Brusà (m. 1867) situata alle pendici del Col Becher. Assecondiamo il segnavia 631 in discesa lungo la pista di servizio alla malga, transitiamo per il Plan de la Foca (m.1600), raggiungiamo il Col de le Barezze (m. 1451) con l’omonimo ponte sulla cascata e, con il percorso della mattina, rientriamo così a Valt.

Cartografia: carta TABACCO 015