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Dolomiti del Comelico – MONTE CAVALLINO – GROßE KINIGAT (m 2689)

25 Giugno 2023

È una maestosa cima, apparentemente a forma di grande vascello, nel cuore delle Creste di Confine, la più alta sulla lunga linea che ci separa dall’Austria ove è preceduta in altezza solo dal Peralba. Marmi chiari dalle bellissime venature compiono quell’ultimo salto verticale dai ghiaioni sottostanti. Tutto il resto è verde: dalle antiche conche glaciali ai boschi stupendi del Comelico che arrivano al fondovalle.

Poco a valle di Candide di Comelico Superiore in corrispondenza della stretta curva della statale 52 (località Sega del Digon), ci si inoltra in Val Digon fino al Pian di Tabeli (m.1586) dove è possibile parcheggiare. Si prosegue per carrareccia fino a casera Pian di Formaggio ed il vicino ex rifugio Cavallino (m 1827) dove inizia un ripido sentiero che conduce agli spaziosi pascoli della Val Granda. Si sfiorano le pareti della Pitturina e si raggiunge la ripida costa al cui termine è la Forcella del Cavallino – Filmoor Sattel (m 2453). Ora se si ritiene di aver …. dato tutto, si può raggiungere il sottostante rifugio austriaco Filmoor Standschützenhütte (m.2350) per un meritato relax. Chi invece intende raggiungere la vetta del Monte Cavallino, per tracce che traversano la base del monte, raggiungerà la marcata cengia obliqua dove ha inizio un tratto attrezzato che conduce ad una forcella e, da questa, alla cima (m 2689).

Sotto la grande Croce della vetta, denominata Croce Europa e sulla quale è posta una targa con inciso “MAI PIU´ GUERRE”, ogni anno dal 1979 si ritrovano i cittadini del Comelico e di Kartisch, in segno di pace e fratellanza.  

Per il rientro, si consiglia un percorso alternativo assai suggestivo e di gran respiro. Non vi sono difficoltà oggettive, ma la traccia (sentiero 160 – labile in alcuni tratti), va seguita con attenzione. Si guadagna la linea delle trincee e si cavalca tutta la dorsale verso la sottile cresta della Pitturina. Una targa ed un enorme cerchio rosso segnalano l’inizio della Ferrata D’Ambros: è il momento di calare lungo i prati del versante italiano. Prima alla base delle pareti, poi sui prati aperti, si seguono gli sbiaditi segnavia. La via di discesa appare comunque ovvia, lungo il vallone ai piedi della Pitturina e in basso si fa anche più evidente. Si transita per una zona di massi adagiati sull’erba e sopra uno di questi, finalmente le indicazioni per la Casera Pian Formaggio (sentiero 161a – m 2130 c.). Si gira a destra, dunque, calando spediti incontro ad una vegetazione più rigogliosa. Si assecondano un paio di rientranze, si attraversa un cancello per il bestiame e le poche acque del Rio Pian Formaggio, per poi proseguire alla vicina omonima casera e al parcheggio di Pian di Tabeli.

Immagine in evidenza: Monte Cavallino

Cartografia: carta TABACCO 017

 

Equipaggiamento da escursionismo normale – cordino e moschettone per la cima
Dislivello m. 900 circa alla forcella – m. 1100 per la cima
Difficoltà

E – percorso escursionistico 

EE – per la cima

Dettagli

Data:
25 Giugno 2023
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