Alpi Carniche Orientali – Gruppo del Coglians “DA COLLINA AL WOLAYERSEEHUTTE”

ll lago Volaia e i giganti di pietra che lo circondano sono un gioiello straordinario e unico nel cuore delle Alpi Carniche, a due passi dal confine tra l’Austria e l’Italia. Questo piccolo specchio d’acqua di origine glaciale è un sito geologico di importanza internazionale, per l’esistenza di strati di roccia che sono testimonianza di ambienti di mare aperto e ambienti di scogliera. La presenza delle strutture dei rifugi   Lambertenghi Romanin nel versante italiano e il Wolayerseehutte in quello austriaco, collocati alle pendici del Monte Coglians che, con i suoi 2780 metri è la vetta più alta del Friuli-Venezia Giulia, garantiscono servizio a una delle aree escursionistiche e alpinistiche più frequentate delle Dolomiti Orientali.

Sabato: Il punto di partenza di questa escursione è il parcheggio del rifugio Tolazzi (m 1350) in località Plan di Val di Bos. Per arrivarci in auto, da Forni Avoltri si svolta per Collina e quindi si segue per circa 9 chilometri la comoda strada asfaltata che termina nel parcheggio del rifugio. Da qui, infatti, oltre al sentiero che porta al rifugio Lambertenghi e al lago Volaia, parte anche la strada che sale al Rifugio Marinelli (probabilmente il rifugio più famoso del Friuli-Venezia Giulia). Il primo tratto segue la strada forestale che sale con ampi tornanti per poi proseguire su sentiero segnavia 144. A quota 1700 metri, la vegetazione inizia a scomparire e la salita si fa più ripida, ma con un ultimo sforzo raggiungiamo presto il rifugio Lambertenghi (m 1955) e la sua bella terrazza panoramica con la meravigliosa vista sulle cime circostanti. Dopo breve pausa riprendiamo la leggera salita che dal rifugio porta al Passo Volaia che demarca il confine tra Italia e Austria. Qui si apre una vista meravigliosa: il lago Volaia si fa ammirare in tutta la sua bellezza e nelle sue acque si riflettono le pareti scoscese del Monte Coglians. A questo punto, si può fare il giro del lago in senso antiorario e (in una decina di minuti) arrivare al rifugio austriaco Wolayerseehutte (m1967) punto del nostro arrivo, ristoro e pernottamento.

Domenica: Dal rifugio inizieremo insieme il viaggio nel tempo percorrendo il tragitto del parco geologico seguendo in sequenza parte dei segnavia 438 – 437 – 403. Per un ampio approfondimento sull’interessante composizione, struttura, storia, evoluzione e studio dei processi che hanno plasmato questo sito, potete consultare il link Passo Volaia-Wolayersee – Geoparco Alpi Carniche . La stessa direzione ci avvicina anche alla cima del monte Rauchkofel (m 2460). Raggiunta quota 2245 m si incrocia il segnavia 437 dove chi vuole può proseguire per la cima mentre gli altri possono iniziare con tranquillità la discesa. Il facoltativo tratto di salita alla cima, pur non presentando grosse difficoltà, richiede passo sicuro e attenzione. La croce di vetta identifica un pulpito privilegiato, con vista a sud del Coglians con tutta la sua catena, a sud ovest il gruppo del Volaia con il Capolago in testa, sotto il lago Volaia con annesso rifugio. La discesa congiunta ci porterà sulla forcella della Valentin Törl a 2138 m, proseguendo poi per il segnavia 403 fino a chiudere l’anello nei pressi del lago di Volaia. Per il rientro al rifugio Tolazzi percorriamo a ritroso il tratto del segnavia 144 fatto il giorno prima.

Immagine in evidenza: vista sul Wolayershutte.

20 posti disponibili

Carta topografica: TABACCO 01