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“ALTA VIA DELLA MARIOTTA” e CIMA JURIBRUTTO (m. 2697) – Dolomiti Agordine
31 Luglio 2016
Escursione ad anello che permette di conoscere la trascurata catena di Cima Bocche che si estende ad oriente del Passo di San Pellegrino. Da Forcella Juribrutto al Col Margherita si percorre l’interessante “Alta via della Mariotta” lungo la larga e panoramica cresta principale della catena dove si incontrano interessanti testimonianza della Grande Guerra.
Dal Passo di San Pellegrino (m. 1918), si imbocca la mulattiera con segnavia 628 che, passando vicino all’omonima malga, che si inoltra pianeggiante nei boschi ai piedi del versante settentrionale del Col Margherita. Usciti dal bosco e si prosegue in leggera salita su ampi pascoli in direzione della ben evidente sella sottostante al Col Palui che si raggiunge con un ultimo strappo (m. 2254); il panorama, già ampio, si apre ora verso il Latemar e le Dolomiti Fassane.
Il sentiero si fa più stretto e attraversa un ripido pendio ai piedi della parete della Cima Juribrutto fino ad incontrare in terreno più aperto un sentiero che sale dalla Valle di San Pellegrino; in breve, attraversando un caratteristico circo cosparso di massi scuri, si giunge alla prativa Forc. Di Juribrutto (m. 2375), dove sorge un utile ricovero di fortuna. Appaiono a sud le Pale di San Martino.
Dalla Forcella si imbocca il sentiero non numerato dell’Alta Via della Mariotta e la traccia, poco marcata ma ben segnalata, sale lungo il poco inclinato versante meridionale della Cima Juribrutto e porta in breve a un bivio (m. 2470) da cui è possibile salire in breve fino alla sommità della Cima; il sentiero ora attraversa una zona di grandi lastroni in mezzo a resti di reticolati e baraccamenti della Prima Guerra Mondiale fino a giungere al punto culminante (m. 2697) da cui si gode un panorama grandioso, specie verso le vicine Pale di San Martino. Ritornati al bivio di quota 2470 si riprende la traversata a saliscendi in mezzo a grandi lastroni che rendono un po’ faticoso il cammino giungendo nei pressi dei resti di un villaggio di baracche risalenti alla Grande Guerra. Dopo un tratto su terreno più ripido (sorgente) si arriva a una forcelletta sulla cresta principale (m. 2525) da cui parte un ripido sentiero che permette di salire alla Cima Juribrutto da questo versante. In breve si giunge all’ampia Forcella Vallazza (m. 2521) da cui si prosegue lungamente a saliscendi sull’ampio e panoramicissimo crestone erboso passando varie cime fino a che all’improvviso appare il cubo della stazione superiore della funivia del Col Margherita (m. 2521) appena qualche metro sotto all’omonima cima (m. 2550).
Si consiglia ora, per la discesa, la via più lunga ma più interessante che consente di passare per il lago di Cavia, già visibile dalla cima. Dall’arrivo della funivia si prende la stradina che scende a tornanti in direzione dell’ampia forcella Pradazzo (m. 2220); si scende al Lago di Cavia (m. 2102) e alla diga che lo delimita; si percorre la diga e al termine si imbocca il sentiero 658 (indicazioni per Passo San Pellegrino) che per un tratto corre lungo il lago e poi sale alla vicina Forc. Caserette (m. 2120); qui si lascia il sentiero dell’Alta Via dei Pastori e si prosegue sul 658 che sale per rado bosco e magri pascoli a una spalla (m. 2200 c.) dove riappare il Passo di San Pellegrino; si scende prima dolcemente e poi molto ripidamente fino a giungere a una larga pista e poco più sotto a una stradina forestale. (m. 2095) Per questa si giunge alla stazione a valle della funivia del Col Margherita (m.1890) da cui, in breve, per la statale o per i prati ci si riporta al Passo.
Cartografia: carta TABACCO 015-022
SCHEDA INFORMATIVA | |
partenza | ore 6,00 parcheggio Centro Commerciale Bennet – Pieve di Soligo |
mezzo | auto proprie |
equipaggiamento | escursionismo d’alta quota |
difficoltà | EE – escursionisti esperti |
dislivello salita | m. 1000 c. |
dislivello discesa | idem |