ai margini del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi…………

Da Feltre si sale alla frazione di Arson (m. 550 c.) dove lasceremo i nostri mezzi nei pressi dell’edicola di S. Antonio abate. Percorreremo la rotabile (segnavia del Cammino delle Dolomiti bianco/giallo) fino ad incontrare sulla sinistra la segnaletica del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (sentiero delle Chiesette Pedemontane) che con un percorso decisamente interessante (alcuni lo riconoscono come una parte del tracciato della via romana Claudia Augusta Altinate) ci introdurrà alla piazzetta del borgo di Montagne (m. 556) che ospita un notevole lavatoio in pietra con fontana. Abbandoneremo ora il percorso principale del sentiero tematico delle “Chiesette” (che scende in Val Canzoi) e saliremo alle case che vediamo in alto sopra il lavatoio per imboccare la traccia ( è una variante del sentiero delle Chiesette Pedemontane)  che  ci porterà alla casera “al Pos” (m.1077) dalla quale è possibile ammirare, alla testata della Val Canzoi, il gruppo dolomitico del Cimonega e l’altopiano Erera-Brendòl. Inoltre il panorama qui si apre sulla vallata del Piave con lo sfondo delle Prealpi dal Cansiglio, al Visentin, al Cesen, al Massiccio Grappa e all’ Altopiano di Asiago. Dalla casera percorreremo  un lungo e panoramico tratto che taglia il  versante sud del Monte Grave, per raggiungere il punto più alto dell’itinerario:  la forcella S. Mauro (m. 1406) affacciata sulla Val Canzoi dove si può ammirare uno scorcio del maestoso Sass de Mura per poi scendere alla chiesetta di San Mauro in Monte (m. 1268) , luogo solitario e meditativo.

Il piccolo edificio, addossato alla roccia con la parete nord e preceduto dal sagrato che si affaccia come una terrazza sulla vallata sottostante, non presenta particolari pregi architettonici o artistici e la sua struttura, di una semplicità senza tempo, non è agevole da datare. (Laura Bortolas-Tiziana Conte in “Chiesette Pedemontane”)

Ora seguendo il sv. Cai 819 scendiamo su pendio ripido ma panoramico dove, per effetto dell’erosione,  noteremo interessanti strati rocciosi ripiegati entrando poi  nel bosco di carpini e faggi per arrivare prima al borgo Muten e infine, seguendo la rotabile, ad Arson.

Cartografia: carta TABACCO 023