Dolomiti Friulane – TRAVERSATA VAL ZEMOLA – CASERA GALVANA – VAL DE FORSCIA

Luoghi conosciuti ai più grazie a Mauro Corona, raccontata nel romanzo “Cani, camosci, cuculi (e un corvo)” che racconta di questi luoghi e della leggenda della strega Galvana che abitava l’omonima casera che troveremo lungo il percorso. Lasceremo qualche auto presso il passo di San Osvaldo e poi andremo verso la Val Zemola parcheggiando nei pressi di Casera Mela (m 1200 ). Ci inoltriamo lungo la sterrata per il rifugio Maniago seguendo le tabelle del parco che ci indirizzano verso casera Galvana. Si lascia quasi subito la strada di servizio al rifugio entrando nel bosco verso destra e cominciando a scendere verso l’alveo del torrente Zemola fino ad incrociare una pista che corre parallela al torrente; quest’ultima va seguita per un breve tratto fino a che le indicazioni ci invitano ad attraversare il torrente (località Le Grave m 1200), mirando alle tabelle del parco che si intravvedono sull’altra sponda, dove in testa alla valle fa bella mostra di sé il gruppo del Duranno. Da qui inizia la salita in bosco, con tratti in faggeta ed altri con abeti, sino ad intersecare e poi seguire un ripido impluvio che ci porta in vista della schiarita che ospita casera Galvana (m 1613). A questo punto, dopo aver visitato la casera, si può salire agevolmente per tracce fino alla forcella Val de Forscia (m 1661); la deviazione è senz’altro meritevole, in quanto offre una bella vista sui vicini monti Zerten e Cornetto nonché del Crep Nudo, della piana tra Claut e Cimolais ed il Resettum. Dalla forcella, per chi vuole si può salire alla cima del Monte Porgeit (m 1864), stupendo balcone panoramico sulla Val Zemola e sulla Val Vajont. La discesa avverrà lungo il versante Sud, prima per sentiero poco battuto e, successivamente, per comoda mulattiera si giunge ai ruderi di Casera Zanolina dove incroceremo il sentiero CAI 374/A, proveniente da Forcella Lodina che ci permetterà di tornare al Passo di San Osvaldo (m 828).

Cartografia: carta TABACCO 021