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LA VAL CAMPELLE E LE BUSE TODESCHE – Lagorai-Cime di Rava e Tolvà

2 Ottobre 2022

La lunga catena montuosa del Lagorai si estende dal Passo Rolle alla piana di Pergine in Valsugana con  un territorio di circa 1200 kmq di grande valore ambientale. Il tratto principale (Catena del Lagorai  propriamente detta) sarebbe la parte più orientale del gruppo e cioè la porzione più impervia, selvaggia e meno frequentata che dal Passo del Colbricon (Passo Rolle) per circa 32 Km. si spinge fino al Passo Manghen. Dai lati di questa catena, si dipartono vari gruppi e sottogruppi: a sud quello del Massiccio di Cima d’Asta con le diramazioni occidentali di Rava che terminano in Valsugana e quelle orientali di Tolvà che giungono fino al Passo Brocòn. La Val Campelle, parallela alla Val Calamento separata da questa dai monti Setole e Valpiana, è percorsa dal torrente Maso ed è la naturale via di comunicazione attraverso il Passo Cinque Croci tra la Valsugana e la Valle del Cismon. Vi si accede da Strigno con una buona stradina asfaltata (a tratti un po’ stretta) e, dopo la spettacolare cascata della Rio Brentana e il ristorante Crucolo, raggiunge il rifugio Carlettini e poco dopo il Ponte Conseria (parcheggi e aree picnic). 

Dai parcheggi di Ponte Conseria (m. 1468), inizialmente per stradina asfaltata, raggiungiamo la malga Caserine di dentro (m. 1459) dove seguiamo le indicazioni per malga Nassere. Saliamo nel bosco fino a raggiungere la strada sterrata di servizio al rifugio Caldenave e poco a monte la ex malga Nassere (m. 1758). Procediamo ora con il segnavia L31 (sentiero “Nomadi, Augusto e Dante” dedicato ai due musicisti scomparsi del Gruppo dei Nomadi) e il panorama si apre ampio e splendido sulle cime che dal Montalon scendono al Setole e, a sud, sul Massiccio del Cenon-Primalunetta, sulle creste di Ravetta nonché sull’alta Valle del Maso con le zone prative nei pressi del rifugio Carlettini. Visibili anche i versanti boscosi del Setole la cui cima fu devastata dai bombardamenti italiani nell’offensiva dell’ottobre del 1915. Superata una presa dell’acquedotto, poco sotto la dorsale del Croz di Conseria (m.2076 c.), il sentiero si addolcisce, raggiunge la quota 2145 c., piega ad est per scendere nel largo circo ospitante il lago Nassere (m. 2063). L’incantevole specchio d’acqua è adagiato ai piedi dei primi contrafforti rocciosi del Croz di Conseria: pace, tranquillità e bellezza incontaminata, sono i valori di questa perla dei Lagorai. Procediamo ora sulla riva meridionale del lago e, in salita, raggiungiamo il bivio con il sentiero 360 (che sale dal Baito Lastei e che ora sarà in nostro segnavia) e con breve risalita ci portiamo a q. 2130 c. Sotto di noi occhieggiano i laghetti della  Val Inferno e, più vicino, il Baito Scagni che presto raggiungiamo (m. 2094). Qui la nostra attenzione è catturata dall’arco delle cime che si rincorrono da destra: Cima Orsera, Cima delle Buse Todesche, la Tombola Nera e la frastagliata cresta del Cengello. Ci inoltriamo nel pianoro e in leggera ascesa, raggiungiamo un bivio (m. 2200 c.) dove abbandoniamo il sentiero 360 (diretto alla forcella dell Buse Todesche) mentre noi, confortati dal segnavia L35, caliamo nelle Buse Todesche. I radi larici, i rigagnoli che le intersecano e l’ambiente solitario fanno delle Buse una delle più interessanti e gratificanti zone di questo angolo dei Lagorai e noi, pian piano, raggiungiamo le sponde le laghetto Cengello e il vicino Baito (m. 1986) sovrastati dall’aguzza mole del Cengello. Il nostro percorso ora prosegue alternando  modeste contropendendenze, vediamo già a tratti il rifugio Conseria, trascuriamo il bivio per i laghetti Lasteati e usciamo sui dolci prati poco a valle del Passo Cinque Croci. Qui  presso il sito dell’ex cimitero militare, citato in alcune memorie di guerra come “Dosso dei Morti” (m. 1936), sostiamo per una doverosa riflessione. Scendiamo e in breve siamo al rifugio Conseria (m. 1857) situato appena a monte della malga omonima: splendido colpo d’occhio sulla Val Campelle attraversata dal Rio Conseria e sulle cime che la contornano. Non ci resta ora che assecondare il segnavia 326 che, attraversando una zona devastata dalla tempesta Vaia e encomiabilmente ripristinata, ci cala al Ponte Conseria dove ritroviamo i nostri mezzi.

 Cartografia: carta TABACCO  058

 

SCHEDA INFORMATIVA

Partenza ore 6,30 parcheggio Centro Commerciale Bennet – Pieve di Soligo
Mezzo auto proprie
Equipaggiamento da escursionismo normale
Dislivello m. 950
Difficoltà EE – itinerario escursionistico  per esperti (in relazione allo sviluppo altimetrico)

 

proposta da:                     

Vito 345 914 8730

Franco 331 488 3313

Dettagli

Data:
2 Ottobre 2022
Categorie Evento:
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