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Lagorai – Cima d’Asta VAL DI FUMO – FORCELLA MAGNA

20 Ottobre

Da Pieve Tesino, per la rotabile della Val Malene, si sale al parcheggio di malga Sorgazza (m.1441). Ci si avvia sulla pista (segnavia 347) e si transita presso il sito del cimitero militare della Grande Guerra che ospitava le salme dei caduti del 6° reggimento alpini, battaglione Val Brenta.

Al bivio di quota 1644 (partenza della teleferica di servizio al rifugio Brentari), si trascura il sentiero diretto al Brentari e Cima d’Asta, per inoltrarsi sulla mulattiera con segnavia 380 diretta a forcella Magna. Ora si asseconda questo percorso (e già fa bella mostra di sé sulla destra la piramide di Cima d’Asta) fino a quota 1800 circa dove un “ometto” invita a risalire sulla sinistra i pochi metri di una scarpata. Bisogna individuare delle labili tracce (non c’è segnaletica!) di una mulattiera militare, in questo tratto ormai sommersa dalla vegetazione. Il percorso (in direzione sud-ovest) si fa mano a mano più distinto e confortati da rari “ometti” e resti di muretti a secco, si risale la Val di Fumo in un ambiente sempre più aperto e solitario.  Raggiunta quota 1926, si cambia direzione e, prestando sempre attenzione agli “ometti” segnavia, si sale in direzione ovest dove la traccia è più marcata e sono visibili ora più chiaramente i muretti a secco dell’ex percorso militare raggiungendo così (a quota 2300 c.) la splendida mulattiera proveniente dalla forcella delle Buse Todesche (segnavia 373). 

Qui qualche “irriducibile” potrà raggiungere, per tracce la cima del m. Cengello (m. 2439), vetta non famosa e anche poco frequentata, ma forse per questo ancora più ricca di fascino, con visuali inedite, con panorami selvaggi e solitari, attorniati da baraccamenti e trincee della Prima guerra mondiale.

Il percorso contrassegnato dal segnavia 373, continua verso destra in senso orario, pressoché in quota contornando in alto la Val di Fumo appena risalita: nel procedere si transita nei pressi del ricovero Tenente Cecchin e poi del bivacco Lasteati (m. 2303). Ora emerge ancora più possente la piramide di Cima d’Asta e lo sguardo è attratto a nord dai porfidi della catena del Lagorai con un susseguirsi di cime e forcelle.

Repentinamente ora il tracciato cala verso l’occhieggiante laghetto di Forcella Magna e alla sottostante forcella (m. 2117). Qui, seguendo il segnavia 380 si scende lungamente e comodamente verso il fondovalle dove si chiude l’anello e completando il rientro a malga Sorgazza.

 

Cartografia: carta TABACCO 058

Equipaggiamento da escursionismo d’alta quota (in relazione al periodo)
Dislivello m. 950 (m. 1100 con la cima del Cengello)
Difficoltà EE – escursionisti esperti e allenati

Dettagli

Data:
20 Ottobre
Categorie Evento:
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