“Trodo” è il termine con cui gli abitanti di Segusino, Valdobbiadene e borghi limitrofi chiamano i sentieri, altro denominati “troi”. Il termine “much” invece riporta alle popolazioni germaniche  giunte in questi luoghi durante i secoli scorsi. In tale area, ma anche nel bellunese, i tedeschi venivano appunto chiamati “much”.

da: Prealpi Flash di G. Carraro – Dario De Bastiani Editore

Con la strada Valdobbiade-Pianezze, raggiungiamo la loc. Pian de Farnè (m. 865) dove lasciamo i nostri mezzi presso il sacello di S. Maurizio.

Ci incamminiamo lungo lo sterrato fino al Piazzale del Tempio Internazionale del Donatore (m. 1079) per continuare lungo la strada che sale alla malga Mariech che abbandoniamo a q. 1150 c. per salire lungo il segnavia 1008 (sentiero dei Narcisi). Ripidamente tagliamo i prati delle “Prese” punteggiati dalle fioriture dei narcisi e intersechiamo nuovamente la strada Pianezze-malga Mariech (che però subito abbandoniamo) per raggiungere la base del m. Orsere (m. 1415). Deviamo ora a nord e scendiamo lungo un piacevole sentiero  in Val de Maria fino ai ruderi di malga Forcelletto (m. 1392). Ora trascuriamo il sentiero 1008 che sale direttamente al Cesen, per seguire le indicazioni per lo storico Trodo dei Much che risale il versante nord del monte costeggiando la sottostante Val Paula. Incontriamo così i ruderi di malga Cesen (m. 1521) e raggiungiamo la familiare malga Mariech (m. 1504) ai piedi dell’omonimo monte. Ora si potrebbe concludere l’escursione scendendo direttamente al Pian de Farnè seguendo i segnavia 1015 e 1013, ma se il meteo è favorevole e “l’orologio” ci conforta, è consigliabile ampliare il percorso. Da Mariech assecondiamo lo sterrato per malga Forconetta (m. 1381) – stupendi scorci a nord verso le Dolomiti Bellunesi – per poi proseguire in una splendida faggeta  verso malga Federa (m. 1329). Transitiamo ora tra il m. Cimon e il m. Grave, superiamo il rifugio Posa Puner (m.1334) e scendiamo a malga Budoi dove incrociamo la strada Combai-Pianezze. La seguiamo per circa un Km. per poi imboccare il sentiero che in discesa per la Val Pavaron, riporta al Pian de Farnè.

Cartografia: carta TABACCO 068

SCHEDA INFORMATIVA: